giovedì 11 aprile 2013

INCROCIARE LE LINGUE! ;-)

Di cosa posso parlare (scrivere) oggi?
Dunque, vediamo.. Non so se vi ho mai detto che sto pensando di cambiare la trombomobile... Ahahaha, no dai, sto scherzando (per inciso: la trombomobile continua a fare il suo sporco lavoro, cambiarla è sempre nei programmi, ma con i miei tempi pigrici chissà quando lo farò).
Rimango ancora sul filone internazionale, parlando della lingua, argomento che è saltato fuori in varie conversazioni, in particolare con Santiago e Far East.
Andare a puttane significa fare sesso con una donna in cambio di denaro o altri benefici. E' quindi una transazione economica, ma anche comprare un chilo di pane o il giornale è una transazione economica.. si capisce al volo che l'andare a puttane è una transazione un pelino piu' complessa. Si entra, giocoforza, nel campo della sfera sessuale, dell'estrema intimità, siamo di fronte a due esseri umani che si accoppiano. 
Ora, chi va a puttane, sa benissimo che la qualità e la quantità della prestazione ricevuta non dipende solo dal denaro elargito. Bisogna tenere conto innanzitutto delle condizioni fisiche del cliente e della prostituta, della vocazione della prostituta al mestiere, e delle capacità relazionali del cliente.
Non dico che per andare a puttane bisogna mettersi in tiro come per andare a un matrimonio, ma presentandosi bene (puliti è il minimo!) aumentano le probabilità di uscire soddisfatti dall'incontro. La relazione che s'instaura è basata sulla comunicazione, verbale e non. Per non verbale c'è appunto l'aspetto visivo/olfattivo e il linguaggio del corpo, poi c'è la parte verbale. Riuscire a creare un buon feeling con la prostituta, che ricordiamo ancora una volta che prima di tutto è una donna, e "noleggiare se stessa" è solo il mestiere che fa.
Ora, se i nostri avi incontravano le prostitute nei bordelli, ed erano tutte italiane o straniere radicate da tempo sul territorio, grossi problemi di lingua non ne avevano, al massimo capire qualche accento regionale ;-)
Noi invece siamo la generazione della globalizzazione, e abbiamo a che fare principalmente con puttane straniere, sia sul territorio italiano, sia ovviamente se viaggiamo fuori dai patrii confini.
Avere una lingua in comune con la prostituta per riuscire a dialogare non dico che è fondamentale, ma quasi.. , se si vuole aumentare di parecchio le probabilità di uscire molto soddisfatti dall'incontro. Chiaro, questa è solo una delle tante variabili, di cui ho parlato sopra, ma sicuramente molto importante.
Anche dentro i patrii confini, se si vuole interagire con le primizie, sapere la lingua è importante. Ad esempio, nel mio caso, posso incontrare una nigeriana che parla benissimo italiano, però so che questa è già da anni sul territorio (visto il tempo che ci mettono ad impararlo...), è già sgamata, so già che nella prestazione sarà molto professionale. Ma a me piacciono le primizie.. quelle che non parlano una parola d'italiano, che sono appena arrivate in italia, che hanno ancora la luce negli occhi (copyright xxx72), e dalle quali posso ancora dissetarmi bevendo le loro stille di umanità. Personalmente capisco meglio l'anglonigeriano che un inglese di oxford.. :-) Senza capire la lingua (e con l'aiuto della musica di casa loro...) sarei spacciato, non potrei costruire la mia pseudo-relazione.
E ora andiamo all'estero.
Provate anche solo a pensare le volte che siete andati all'estero come semplici turisti, e avete usato una espressione nella lingua locale, anche un semplice saluto o ringraziamento, e ripensate al sorriso che avete ricevuto come feedback. Fa piacere a chiunque, vedere uno straniero che si sforza di parlare nella tua lingua, te lo fa sentire piu' vicino, e ti fa sentire importante perchè appartieni a un popolo che usa una lingua che lo straniero si sta sforzando di usare, e apprezzi il suo sforzo, ti sta già piu' simpatico, si crea empatia.
Ecco, con una prostituta funziona allo stesso modo, anzi, visto che bisogna entrare in intimità, piu' si crea empatia, piu' è facile che l'intimità sarà migliore!
Se parli inglese ti capiranno in quasi tutto il mondo, tranne in america latina, dove come facevano notare Bastian Contrario e Far East, i gringos per chissà quale motivo (colonialismo economico?) sono visti maluccio, e se non si lo spagnolo/portoghese è meglio parlare italiano! In america latina, se non parli la lingua locale, potresti essere molto limitato. Certo, se vai la senza budget, disposto a spendere cifre fuori mercato, verrai trattato comunque con i guanti di velluto, perchè il lusso in genere non delude, ma se non vuoi farti spennare e ottenere prestazioni super, devi creare empatia, e se non parli la lingua.. ahi ahi ahi! 
In Asia generalizzando l'inglese lo parlicchiano un po' tutti, specie se non parli con vecchi e vai in posti remoti, sicuramente lo parlano di piu' che in america latina, ma se riesci a dire anche poche frasi nella loro lingua.. cazzo li vedi, s'illuminano.
Quando Van Damme all'Iron incominciò a parlare in thai con una fighettina 19enne, questa si sciolse come burro, dimenticandosi di essere lì' per lavoro e non per altro!
Fossi in Far East userei di piu' il thai, ma se preferisce parlare in inglese alle tipe avrà i suoi buoni motivi, forse ha paura che le tipe sapendolo farang indigeno, si attacchino a lui come palle al piede, non so, sentiamo cosa risponde Far.
Parlare l'inglese nel mondo (tranne che in america latina) e meglio ancora la lingua locale, all'estero, non solo ci aprirà un ottimo canale di comunicazione con la signorina, ma farà anche capire al prossimo che non siamo polletti da spennare: lo/la straniero/a difficilmente penserà che siamo alla nostra prima esperienza a casa loro (e quindi o stanziali o recidivi) e che quindi sappiamo come funzionano le cose.. e avranno meno voglia di provare a fregarci, perchè rischierebbero di essere smerdati! :-)
Se durante gli studi mi avessero detto che sarei diventato un puttaniere, mi sarei impegnato molto di piu' nello studio delle lingue! 
Cazzarola! Studiate gente, studiate, che verrete premiati!!! ;-)



13 commenti:

Anonimo ha detto...

"Di cosa posso parlare (scrivere) oggi?"

Della dark Pattaya o del Kinnaree! Argomento promettenti ma ancora misteriosi :)

Anonimo ha detto...

Già, mi viene in mente la prima volta che andai in Cina - a Shangai, mi pare, o a Nanjing - dove chiesi il servizio di massaggio in camera.... Arrivò una tipa, anche carina (era un albergo molto bello, in centro),che però parlava solo cinese e per prima cosa mi chiese a gesti se poteva spogliarsi: io, che all'epoca non avevo mai avuto esperienze pay, risposi angelico che....certo, perché no! (annuendo con la testa) pensando ancora che si trattasse di massaggi.

Poi, visto appunto che non ci capivamo, prese un cazzo di foglietto e cominciò a scriverci dei numeri: come capii dopo, quei numeri indicavano durata e soldi, anzi per i soldi lo avevo capito subito, solo che pensavo sempre solo ai massaggi e - soprattutto - credevo si trattasse di renmimbi, la moneta cinese, che all'epoca valeva 1/10 dell'Euro.

Insomma, continuavo ad annuire con la testa e basta, poi quando la tipa si è tolta le mutandine e ha cominciato a lubrificarsi la figa con una specie di contagocce e tirato fuori profilattici ho capito che non mi avrebbe fatto esattamente un massaggio, ma viste le cifre del foglietto (che credevo molto basse, ingannato dalla valuta), me la sono ingroppata in tutte le posizioni e venendo più volte, per oltre due ore...

Morale, lo avrete già capito, quando sono andato per pagarla e ho tirato fuori 200 renmimbi, mentre lei si aspettava 200 Euro, potete immaginare cosa è successo....

Ecco, meglio conoscere le lingue, anche se nel caso delle cinesi il motto è meglio trovarne che parlino inglese, perché il cinese è un po' ostico....

AVV.

Anonimo ha detto...

Gli italiani son come la gramigna...tu parla italiano lentamente,e ovunque nel mondo ti capiscono ROFL

Anonimo ha detto...

la cosa più ridicola è vedere gli italiani che parlano in italiano a uno straniero. "dove vendono le sigarette?". a parlare sono a bangkok due connazionali con accento bresciano rivolti a una ragazza. questa li guarda stranita e uno dei due ripete sillabando: "do-ve ven-do-no le si-ga-ret-te?". lei ovviamente non capisce e risponde" do you speak english?". l'altro italiano allora interviene urlando: "DO-VE VEN-DO-NO LE SI-GA-RET-TE?". di fronte alla ragazza che li guarda attonita, uno dei due fa all'altro: "andiamo che questa troia non capisce un cazzo"...

far

Bastian Contrario ha detto...

Ieri ho raccontato di quando in Uruguay mi chiedevano schifati se fossi “gringo”.
C’è un seguito.
Qualche anno dopo io e i miei amici siamo stati negli USA. Un giorno ci siamo fermati in un motel che aveva la piscina. Noi mai ci saremmo immaginati che i motel avessero la piscina ed essendo partiti per un viaggio “on the road” non avevamo i costumi da bagno.
Fatto sta comunque che era agosto dalla parti del texas e faceva molto caldo, quindi siamo entrati in piscina in mutande. Pulite naturalmente, ma due in boxer e due in slip.
Intanto che eravamo ammollo scherzavamo e parlavamo, in lingua veneta. Ad un certo punto arrivano sul bordo della vascqa due tipi, stanno un po’ a guardarci e a sentirci ed a un certo punto uno mi chiede se eravamo messicani. Quando ho risposto che eravamo italiani, solo a quel punto sono entrati in acqua pure loro e si sono pure dimostrati cordiali.
Voglio ora rispondere al commento di Far di ieri sera. Non sono mica io ad essere razzista verso i gringos o verso i latini, sono loro che si odiano. Io ho semplicemente riportato dei fatti.

Anonimo ha detto...

Io normalmente quando andavo con le otr,non so esattamente per quale motivo,spegnevo la radio,ma una volta l'ho lasciata accesa(erano canzoni in inglese,perchè io non sono specializzato in musica africana) e la ragazza era tutta contenta e mi ha detto che la musica era bella e abbiamo parlato un po' più del solito,quindi ti devo dar ragione che la musica può avere un'effetto positivo sulle ragazze e da quella volta non ho più spento la radio.
Anche per il resto penso che hai ragione,ma a dir la verità anche se sapessi tutte le lingue del mondo non credo che per me cambierebbe poi molto,perchè quando incontro una persona per la prima volta (parlo in generale e non solo nel sesso ) parlo poco comunque e deve essere l'altra persona a farmi sentire a mio agio,per farmi sbloccare un po'.
Paradossalmente,anche se in Germania ho sfoderato quasi tutte le mie capacità linguistiche(purtroppo però il polacco,il bulgaro,il rumeno e il tedesco non ne fanno parte e nei primi due giorni solo una parlava un po' inglese e un'altra parlava un pochino di italiano,ma,nonostante con lei mi sentissi molto a mio agio,forse perchè abbiamo incrociato le lingue nell'altro senso,alla fine le ho parlato pochissimo,perchè mi riesce difficile parlare in italiano,con qualcuno che non lo capisce bene,e quindi,se la so,preferisco esprimermi in una lingua straniera io,anche se non la parlo perfettamente),forse mi son trovato meglio quando non parlavo una lingua comune,perchè non potevo dire niente e dalle ragazze questo forse è stato preso meglio,rispetto alla timidezza e scarsa voglia di parlare,anche potendolo fare.
Ovviamente sono sempre pulito,anche se il mio aspetto fisico è quello che è e non lo posso cambiare,ma vedendo alcune persone che erano con me(ad es. un vecchio di almeno 70 anni o un ciccione di 200 Kg.),forse alle ragazze in Germania sembravo meno peggio ed essendo solo con l'ascigamano,non potevano giudicare il mio modo di vestire,perchè non è una cosa a cui faccio molto caso e mi vesto per stare comodo e non per piacere agli altri;d'ora in poi mi vestirò in giacca e cravatta:-).

Timido


Anonimo ha detto...

caro bastian contrario, sinceramente credo che stiamo dicendo la stessa cosa...

far

Anonimo ha detto...

Mi ricordo da ragazzo, vacanze in Grecia e difficoltà tragiche ad attaccare delle pezze alle ragazze straniere, mentre tutti gli altri non-inglesi (tedeschi, olandesi, norvegesi, ecc...) lo parlavano benissimo. I greci però lo parlano male come noi, e gli spagnoli pure... ooops, insieme a noi sono proprio gli stati zavorra dell'Europa!

Paradossalmente l'ho imparato dopo, per lavoro, e negli FKK mi é servito molto.

Ma quindi dove vendono le sigarette?

Rastigat

Anonimo ha detto...

Ma il Timido è un personaggio reale o sta recitando una parte dott. Spina puta a caso è inserito nel tuo libro paga?
Loco da Vicenza

Anonimo ha detto...

Se Spina mi volesse pagare mi farebbe comodo,ma sono reale e non invento niente.

Timido

Dott. Spina ha detto...

Sì timido, ho deciso di pagarti. sono generoso, e ti darò il 10 % dei proventi del blog... ossia il 10 % di € 0!!! :-)

Anonimo ha detto...

Grazie,così raddoppio i miei guadagni:-)

Timido

Anonimo ha detto...

rastigat, come spesso succede, ha ragione. la conoscenza dell'inglese è uno strumento che apre molte porte. io ho sempre trovato vergognoso che in italia questo strumento fosse così poco diffuso. e ridicolo che la sua importanza non fosse compresa.

sul razzismo,io ricordo come per gli anglosassoni i latinos d'europa siamo noi. ognuno è sempre sud di un qualche nord...

far

SCOPOPAGANDO IS BACKING!

 Forse l’inglese non è perfetto, ma chi se ne fotte! Ho attraversato un periodo buio, un periodo in cui anche se vedevo un perfetto culo a m...