martedì 22 luglio 2014

TRA FRANCOFORTE E DUSSELDORF by Rastigat parte 3



Boh, speriamo che stavolta Rastigat non usi un post per raccontarci della doccia e degli armedietti del World. Due post interi e ancora non si è vista una figa. E' questo che penseranno i beceri che vengono qui perchè vogliono leggere di fighe sbrodolanti, cazzi sborranti e tette debordanti. Beceri che non siete altro. E invece questo post parte dal mio ingresso negli spogliatoi del World, della porta che apro e la prima cosa che vedo è una bionda allucinante, altissima, biondissima, con la pelle chiarissima, fighissima, e NUDISSIMA. 300 km di strada, più il volo che li ha preceduti, più l'ora in aeroporto che ha preceduto il volo, più le 2 ore di macchina per arrivare all'aeroporto, più una levataccia mattutina, più un topolino che alla fiera dell'est mio padre comprò, tutto questo sbattimento iniziato svariate ore prima, sparisce in quella visione, nel suo corpo pazzesco, nel suo pancino piatto, nelle sue tette chiare, nelle sue curve meravigliose, nel profumo e nel tepore che quella cosa bellissima che mi viene incontro emana ad ogni passo. Non sta venendo da me ovviamente, sta andando a prendere gli asciugamani che stanno dietro alla porta che io ho appena varcato, ma è sufficiente per tenerle la porta aperta, per inspirare con la narici spalancate ogni molecola di ragazza che lei spande nell'aria che la circonda, e per sapere che non volevo altro che essere qui, adesso.

E' sicuramente la più figa del World di quel sabato al World, insieme ad un'altra figa incredibile del World che vedrò al World verso sera e che vi racconterò. Beceri che non siete altro :)

Mi doccio ed entro nel salone. L'impatto è sempre quello di entrare in un mondo parallelo dove le ragazze non sanno cosa siano i vestiti, e dove l'effetto di ciò è moltiplicato da quelle benedette scarpe da lap-dancer che fanno sembrare irresistibile anche la ragazzotta più mediocre. Prendo una coca al bar centrale e faccio un giro, scambio due chiacchiere (sempre le stesse "ammoooore andiamo in camera ???") con le ragazze che incontro, ed è impossibile per un cervellotico frullatore di pensieri, come sono io, non frullare pensieri su pensieri su questi posti. Sarà anche che viaggio sempre da solo, e che quindi - tolti gli approcci delle ragazze, e qualche chiacchiera fugace e casuale con qualche altro avventore - di spaziotempo per pensare ne ho in abbondanza, ma come è possibile che ci siano posti così ? Come è possibile che io li debba frequentare con il contagocce ? Com'è possibile che questo mondo non possa essere la normalità dove vivere ogni giorno ? Un mondo in cui non si lavora, e si passa tutto il tempo a passeggiare con un bicchiere di coca in mano, un asciugamano in vita, in mezzo a ragazze ventenni nude, disponibili, un mondo dove se ti corichi su un divano dopo 1 minuto una ragazza nuda ti si corica addosso, un mondo dove a 10 metri c'è sempre un letto libero per rotolarsi con una di queste ragazze. Se votate per me giuro che vi farò vivere in questo mondo, oltre a 1 milione di posti di lavoro e 80 euro in busta paga.

Mi trovo sul divanone che c'è giù, tra le camere e la piscina coperta quando sbuca una coppia da infarto: la bionda iperfiga che ho visto all'ingresso e una sua amica, forse meno stunning, meno modella, ma con un corpo che è stato fatto per peccare, per peccare duramente, di quelle cose che ti condannano veramente agli inferi per sempre. Mi chiedono se voglio fare un trio con loro due. Seee, trovarmi su un letto con quelle due tope da paura, come incipit della giornata inoltre, significa che quando mi tolgo l'asciugamano se distrattamente un lembo mi sfiora l'uccello vengo lì, seduta stante, dopo un secondo. Potrei giocarmela se mi fossi già fatto un paio di ragazze, o se fosse il secondo giorno, ma così è un suicidio. Inoltre la bionda iperfiga quando mi approccia in tedesco mi fa un effetto durezza che non mi ispira tanto; sarà quella cazzo di lingua teutonica in cui c'è una vocale ogni venti consonanti, ma quando parlano sembrano tutte dei nazisti che ordinano la tua fucilazione. Passano avanti, ma dopo un po' l'amica torna e mi si corica di fianco. Si chiama Samira, ha 25 anni, è ovviamente rumena e vagamente nel taglio degli occhi ricorda Eva Henger. Mi puzza un po' di missile, ma le mie difese sono deboli, debolissime. Mi si appoggia addosso, è calda e profumata, la accarezzo, schiena, cosce, culo, capisco all'istante che cederò, ho superato il punto di non ritorno; è formosa al punto giusto e ha due tette che sono... che sono... niente, non sono tette, sono poppe, gonfie e dure e calde e morbide e dure e morbide e calde. Io non sono un fanatico del genere, ma quando sono così, quando te le trovi tra le mani, sotto il naso e ne senti l'aroma tiepido, non c'è niente da fare. Quando me le appoggia addosso, le dico andiamo all'istante. Andiamo in camera e, come da copione, lei fa un po' di voltafaccia; buona parte della gattosità e delle fusa che mi faceva prima sono rimaste sul divano dove eravamo. Bacia superficialmente, e allora mi spupazzo un po' quel corpo, le succhio quelle poppe e penso a come le tette naturali possano essere ancora più dure di quelle finte, e al momento di grazia che lei sta attraversando nella sua vita: difficilmente potrà essere meglio di così, difficilmente quelle due meraviglie potrebbero migliorare. E' un frutto pienamente maturo che sta emanando il massimo della sua polpa. Sarebbe da passarci una giornata intera se non avesse quel modo di fare da rumena, peccato. Succhiare succhia bene, ma mi incappuccia prima che io lo chieda, e questo non mi va; voglio decidere io quando ne ho abbastanza, invece mi trovo incappucciato con lei che mi viene sopra. Mi accontento, si fa per dire, stando sotto mi trovo ancora quelle due cose nelle mani e nella bocca, e se accontentarsi è questo allora voglio sempre accontentarmi. Dopo un po' la metto sotto e la pompo energicamente, perchè non mi va che conduca lei il gioco. Ovvio che il mio concetto di energicamente è una carezza rispetto a quello che le faranno certi teteschi di 120 kg, ma è quello che mi viene. Me la gioco così Samira. A dire il vero non mi ricordo il momento del pagamento, e il fatto che io mi scordi qualche fotogramma è indice della mia insoddisfazione. Insoddisfazione relativa ovviamente; sono stato con una figa che nel mondo reale non avrei mai.

Dopo di lei giro un bel po' per il locale, tra il su e il giù, mi schiocco sui divanoni, mi lascio approcciare da tutte, per il gusto di sentirmele addosso e accarezzare i loro corpi profumati. Giro ancora, conosco una tizia, Giuliana, una gazzella rumena, mora, occhi verdi che fanno paura da tanto sono belli, e un cerotto sul culo di quelli per non fumare. Sto a chiacchierare un po' con lei per perdermi in quei laghi verdi, bella ragazza, veramente, ma troppo nervosa, troppo secca. Mentre sono su uno sgabello una tipetta mi fa cenno di andare da lei, ma faccio venire lei da me; mentre si avvicina la riconosco, è Katia, Katia la cerbiatta, occhioni, nasino all'insù, boccuccia, un musetto bellissimo, te la ricordi Scopo? l'hai fatta anche tu. E' ancora lì, con delle calze di pizzo a metà coscia molto sexy, e tutto il resto nudo, spettacolo. Mi ricordo che succhiava di brutto, non la farò, ma forse sbaglio.

Passa un bel po' di tempo, giro e rigiro, conosco ragazze, le rimbalzo. Se penso adesso a certe che ho rimbalzato, mi viene da spaccarmi la testa contro il muro. Chi se ne frega se sono missili, perchè non ci sei andato Rastigat ? Quando ti ricapita ? E' sempre così quando torno a casa, quando torno nel mondo in cui viviamo ogni giorno, penso ai lavori a cui ho detto di no e non capisco come ho fatto. C'è una che va come un treno, la bookano in continuazione, anche lei corpo da infarto, gommosissima nel modo giusto, tette che puntano al soffitto, un'altra è una stanga che sembra tedesca, bionda, occhioni azzurri, scambio due parole con lei, è croata o giù di lì, ma è troppo alta per me; glielo dico, scende dai tacchi, è ancora più alta di me, mi intimorisce, la salto.

Poi becco Mimì. E sono fottuto.

3 commenti:

Bastian Contrario ha detto...

Lo confesso: quando ho iniziato a leggere il post mi è balenato un pensiero per la mente; "Ma Rastigat è diventato il nuovo Timido".
Poi ho letto 2 righe, 3, 4........

Ci sono racconti lunghi che quando arrivi alla fine ti rammarichi siano già finiti.
Ci sono racconti lunghi che nemmeno arrivi alla fine, spegni prima.

Quelli che scaturiscono dalla "penna" di Rastigat sono un radioso esempio del primo tipo.


Ehi Timido: senza offesa...

Anonimo ha detto...

Credo che i racconti lunghi siano l'unica cosa in comune tra me e Rastigat,per il resto siamo agli antipodi a cominciare dal fatto che lui li scrive bene e io male.
A dir la verità,durante il mio ultimo viaggio in Germania,ho anche pensato a lui mentre mi dirigevo verso Francoforte perché,se avessi saputo l'indirizzo di uno dei due, avrei voluto andare o al World o all'Oase in quanto non mi sentivo in gran forma e mi ero anche stufato di guidare(del paesaggio non me ne può fregar di meno),ma strada facendo mi è tornata la voglia di trombare e mi son fermato nell'unico partytreff in quella zona (per fortuna avevo l'indirizzo nonostante non avevo in programma di andare lì).

Timido
P.S.
Sono un po' becero e alcune cose,pur se scritte bene, mi sembravano un po' inutili e,non oso immaginare quanto scriverebbe se in un viaggio si trombasse 20 ragazze:)

Anonimo ha detto...

Non è mai stato nel mio intento scrivere cose utili. Scrivo per sfogo e divertimento. È possibile che rileggerò queste cose quando avrò 80 anni (se ci arriverò).

Rastigat

SCOPOPAGANDO IS BACKING!

 Forse l’inglese non è perfetto, ma chi se ne fotte! Ho attraversato un periodo buio, un periodo in cui anche se vedevo un perfetto culo a m...