giovedì 24 luglio 2014

TRA FRANCOFORTE E DUSSELDORF by Rastigat parte 5



Tutta 'sta rullata di parole e ho parlato solo del sabato, cioè il mio primo giorno di FKK. Ma faceva parte del piano scopo-è-innamorato-e-bisogna-riempire-il-blog. Niente, la domenica torno al World, anche se in realtà torno perchè so che c'è Mimì (glielo avevo chiesto). E' la seconda volta nella mia vita che vado in un FKK di domenica; la prima volta è stato nel mio primo week-end di FKK, nel 2009, quando ero un absolute beginner, e - spinto da questo blog - avevo deciso di andare ad esplorare questi mondi che sembravano meravigliosi, e non sapevo ancora che la domenica era un giorno lofi (ancora oggi mi sento in debito con il blog per la dritta che mi diede 5 anni fa). Intanto le cose iniziano bene, ovvero la tipa alla cassa mi restituisce 20 dei 70 euro che le porgo, facendomi notare, in tedesco, che nel cartello, tedesco, che c'è a 10 cm da me c'è scritto, in tedesco, che la domenica si paga 50. E poi, negli spogliatoi, mentre mi sto svestendo arriva un panzone, tedesco, con una tipella bionda, pagamento, bacetto, e poi - lui - mi guarda e fa: "Uffffff". Ma è un Uffff di soddisfazione, tipo "questa mi ha sfinito". La tipella l'avevo notata il giorno prima, e ci avevo anche scambiato due battute veloci mentre ero nella fase in cui rimbalzavo tutte; poi l'avevo rinotata la sera quando mi gustavo con gli occhi il locale, e un tizio se l'era accarezzata per 20 minuti buoni, ovunque, mentre lei cercava di convincerlo ad andare in camera. Mi piaceva la tipella, non tanto di faccia, quanto per il corpo ben fatto, ben proporzionato, e quell'idea che fosse molto morbido, senza che lei fosse grassottella; dava una idea di consistenza soffice.

Così casualmente passo nella zona da cui le ragazze riemergono dopo essersi riassettate, proprio mentre esce lei, la quale mi si propone subito. Cincischio un po' anche se ho già deciso che ci andrò, e la scelta si rivela buona. Si chiama Victoria/Viktoria, bulgara anche lei come Mimì, sebbene venga il sospetto che tutte 'ste bulgare non siano altro che rumene. Ha la pelle chiarissima, e quando si corica le tette belle si spalmano come budini morbidi. In camera parte subito con la proposta di fare un'ora, rispondo "vediamo". Non mi sbagliavo su di lei, pelle setosa, consistenza paffuta, sebbene da vedere sia abbastanza slim. Digressione: abbiamo tutti 2 occhi, 1 naso, 1 bocca, e quelle cose lì, eppure siamo abbastanza certi che in questo momento ci siano 6miliardi di combinazioni tutte diverse; considerando anche quelli passati a miglior vita, potremmo dire che ben altre decine di miliardi di facce, tutte diverse, somiglianti forse, ma diverse. Il motivo è che ognuno degli elementi che ci compongono, seppure alla fine sia sè stesso (un occhio è pur sempre un occhio), ognuno di questi elementi ha migliaia di variazioni, e ognuna di queste, anche la più insignificante, ha invece il suo peso. Basta quindi che due occhi siano più vicini di 1 mm per cambiare un'espressione, o che le sopracciglia siano più inclinate di una inezia per trasformare un viso. E così è per i corpi, e - in particolare - per i corpi di queste ragazze. In fondo questa Victoria, basta che abbia quale millimetro, anche solo un paio di mm, di grasso sottocutaneo in più di Mimì, per sembrare già di una consistenza completamente diversa; basta che la pelle sia di una tessitura un po' meno compatta per risultare più cedevole e meno elastica di un'altra. Insomma, è diversa da Mimì, la quale - come avete capito - in quel momento è un po' il centro di gravità, la pietra di paragone, eppure anche questa ragazza quando te la trovi tra le mani, pensi che sia un miracolo. Bacia profondamente, anche lei, ma visto questo bijoux di corpicino che mi offre, ne approfitto e mi fiondo su quello. Ha un bel fighino chiaro morbido, rosa, splendido; mi dedico soprattutto a quello. Quando faccio per introdurre una falange mi dice che non vuole. Dopo 2 minuti ho dentro indice e medio fino in fondo, e non dice niente. Le spalanco le cosce da supina e la digitalizzo profondamente, poi la faccio mettere a pecora, facendola stare giù giù finchè sta appoggiata con le spalle, e la digitalizzo, poi - visto che ha le mani libere poichè è appoggiata sulle spalle - gliele faccio usare per tenersi aperto (spalancato) tutto l'ambaradan posteriore, e la digitalizzo. Boh, mi lascia fare tutto, allora, intanto che la digitalizzo, le offro il mio cazzo da succhiare, e lei succhia. Credo che mi lasci fare tutto perchè in questo modo è più facile cincischiare con i preliminari e sforare la mezzora, comunque non ci penso più di tanto. La scopo abbondantemente, con lei non spreco tempo in smancerie e sbaciucchiamenti, e lei tende ad offrirsi come PSE, con grandansimate, e risucchi d'aria tra i denti, e la cosa mi intrippa, così ci do giù abbastanza peso. Quando vengo, capto nell'aere la sua preoccupazione sul tempo, e difatti mi viene sopra, si struscia, fa la gatta, mi dice che mi vuole ancora, che mi voleva di più, ecc... poi però ci alziamo (il caldo che si crea in camera è sempre una buona scusa per levarsi dai coglioni in questi casi), e ad un rapido check di orologio, una delle pochissime volte che mi ricordo a che ora eravamo entrati in camera, noto che abbiamo sforato quasi di una decina di minuti. Lei mi dice che siamo andati lunghi, ma io ci provo, e rubacchiando qualche minuto, le dico "ma no, eravamo entrati alle ... " sparando un orario non arrotondato, una specie di 5 e 17, qualcosa che insomma faccia credere che io sappia con precisione di cosa sto parlando. Incredibilmente non insiste e accetta la mia versione, e il mio 50ino. In realtà la beccherò un paio d'ore più tardi quando mi dirà che l'ho fregata e che aveva ragione lei. Pazienza.

Dopo bagno turco e doccia gelata, giro e conosco varie ragazze; una Maria con un bel viso che ha un nonsochè di aristocratico, ma troppo magra, fa un po' effetto lager; una Giuliana, gazzella rumena, alta e slanciata, un cerotto su una chiappa di quelli per non fumare, mora, occhi grigio verde bellissimi, veramente bellissimi; una Carla che va come un treno facendo camere su camere, corpo curvilineo da bambola sessuale, viso tondo, abbronzata, una ragazza che - una volta tornato a casa - mi farà dare le testate contro i muri per non esserci andato; insomma di ragazze c'è pieno, non ci sono le iperfighe del sabato, me le altre ci sono tutte, e di uomini pochissimi. Alla fine il World si dimostra validissimo anche di domenica, niente ressa, niente tappo di fumo, facilities sempre libere e disponibili, tranquillità, e scelta di ragazze praticamente quasi uguale al sabato. Bene.

E' inutile dire che il mio girovagare, seppure casuale, prima o poi andrà a sbattere contro colei per cui sono qui. E la becco e mi becca sulle scale interne. Braccia alzate a Y mentre mi viene incontro; braccia attorno al collo mentre mi bacia, per sul serio, sul pianerottolo. Le faccio presente che mentre io la amo, lei non mi ama affatto perché è sempre occupata con altri uomini; mi mostra l'anulare della sinistra e mi dice: "where is my ring?". Sbatte le ciglia e sorride dolcissima mentre lo dice, col suo musetto vispo e gli occhi neri che brillano; ce l'ho addosso e profuma di Mimì da ogni poro. Ci faccio un'altra sessione da 1.5 ore come il giorno prima. E' inutile che vi stia a raccontare quanto ci siamo lappati ovunque e quanto non mi bastasse mai. E' inutile dire che mai, mai, avrei immaginato che ci potessere essere una simile intesa con una ragazza che, fondamentalmente... pagherò. Dopo una doccia andiamo anche a mangiare insieme. Mi racconta tutto della sua vita, del suo essere lì, dei suo progetti e delle sue speranze. E' da rammolliti, ma fa di più effetto quel tempo lì, mentre lei mi srotola davanti tutto quello che è veramente, che le tre ore di sesso (e che sesso) passate insieme. Mi passa completamente la voglia di rimanere nel locale dopo di lei, e dopo quella cena insieme, e così dopo esserci salutati, augurandoci reciprocamente tutto il meglio possibile, me ne vado che la sera è ancora giovane.

Arrivo in vista della skyline di Frakfurt con "City of blinding lights" sparata a palla dalla chiavetta MP3... e Mimì nei pensieri.

Che fesso.

4 commenti:

Tab ha detto...

che poeta amico!
mi sono letto le 5 puntate con molto piacere! Düsseldorf alla fine è saltata ma vedo con piacere che è andata benissimo ugale! :)
una curiosità a quando risale tutto questo racconto?
Sarò al world il 2 agosto per l'ibiza party, non ci sarà certo la tranquillità da te descritta come la tua domenica ma spero di intercettare queste che ti hanno "rubato il cuore" :)

Anonimo ha detto...

Grazie, anonimo.
10-11-12 maggio.
Rastigat

Er Canaro ha detto...

Bella scelta musicale. Affatto da fesso. E comunque è sempre bello il social time se la tipa è interessante.

Ma la cosa più bella e poetica secondo me è l'apertura del culo della bulgara, che spero tu abbia fatto replicare a Mimì.

Anonimo ha detto...

Racconto molto molto ben scritto! Spero che torni a puttana presto solo per rileggerti. Complimenti

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