lunedì 7 febbraio 2011

ANTICO DILEMMA

Le riflessioni del Londinese e di Gallagher sono lo spunto per fare quattro chiacchiere sull'antico dilemma che ha attanagliato l'uomo dalla notte dei tempi: meglio farsi una compagna o vivere senza legami (e farsi delle prostitute)?
Beh, molti uomini hanno bypassato questo problema semplicemente decidendo di farsi entrambi: una compagna per un rapporto affettivo oltre che fisico, e delle prostitute per svagarsi un po'.
Chi riesce a vivere questa situazione ha scoperto l'uovo di colombo, una prostituta fra l'altro è piu' facile di gestire di un amante perchè in genere non ti chiederà mai nient'altro che il tuo denaro, e andare con una prostituta lo considero un tradimento meno grave che farsi un'amante perchè in quest'ultimo caso c'è piu' complicità e si è piu' coinvolti affettivamente, una relazione sotterranea che scorre parallela a quella ufficiale.
Ciò nonostante, ci sono anche persone, tra le quali il sottoscritto, che non sono in grado  - o non vogliono farlo - di gestire le due cose insieme.
Senza voler giudicare nessuno, sono contrario al tradimento, perchè se sto con una persona ci sto solo se sento che ne vale la pena, se sento il bisogno di andare con altre donne allora per me non ne vale piu' la pena. C'è anche da dire che non ho esperienza di relazioni matrimonali o pluriennali alle spalle, e chissà, forse anch'io dopo anni con la stessa donna pur volendo proseguire il mio cammino con lei sentirei il bisogno di evadere dalla routine quotidiana.
Comunque per quelli come me, che non se la sentirebbero di tradire la compagna o non la tradirebbero per paura di essere scoperti, la domanda è: investire le proprie risorse alla ricerca di una compagna, o sperperarle divertendosi in compagnia di tante amichette?
La risposta che mi son dato è banale ma realistica: DIPENDE.
Dipende dal proprio carattere, da come si è fatti. 
C'è chi nasce cane, e ha bisogno continuo di compagnia, e chi nasce gatto, geloso dei suoi spazi e dei suoi tempi. 
Per ognuno uomo c'è un prototipo di donna ideale, ma sappiamo anche quanto sia difficile da trovare lì fuori e siamo chiamati sempre ad accontentarci, del resto nessuno è perfetto. 
Quindi la domanda è quanto siamo disposti a cercare la donna perfetta e quanto siamo disposti ad accontentarci?
Io, amante della libertà e del cazzeggio, sono poco propenso ad accontentarmi, a scendere a compromessi, ma mi son reso conto con il passare del tempo che la donna dei miei sogni esiste probabilmente solo nei miei sogni.
Così, tra una storia e l'altra, ho iniziato ad andare sempre piu' con le  prostitute, fintanto che ho smesso di cercare la donna perfetta... e mi sono messo invece a cercare le prostitute di altre nazioni e di altri continenti! :-) L'apertura di questo blog ha agevolato questa mia evoluzione, tanto da pensare ora solo esclusivamente alle pay e fottermene allegramente delle free.
Le prostitute sembrano le abbiano create apposta per me: sono il giusto compromesso per uno poco propenso ai compromessi.
E' poi importante sottolineare come diventi anche una questione di abitudini: piu' ci si abitua a mangiar fuori, meno si ha voglia di fare la spesa e cucinare. E questo mi sembra anche il pensiero di altri: scoperta la comodità del sesso a pagamento, con l'ampia gamma di scelta, la facile reperibilità e la mancanza di complicazioni, si fa poi fatica a trovare gli stimoli per lottare per un pezzo di figa free. Se domani scomparissero all'improvviso tutte le prostitute, ovviamente mi rimboccherei le maniche e mi metterei a cercare una brava fanciulla da impalmare.
E quindi?
Alla fine di queste chiacchiere in libertà ci tengo a ribadire un concetto fondamentale: non ho mai detto e mai dirò che è oggettivamente meglio andare a puttane che trovarsi una compagna, perchè è un fatto soggettivo, dipende dal nostro carattere. 
Bisogna quindi prima imparare a conoscere se stessi, il proprio io, e poi assecondarlo.
Coloro che dicono che dopo essere stati con una prostituta provono una sensazione AMARA, mi fa pensare che il sesso pay non sia la loro strada e che gli convenga puntare sulle free... oppure, semplicemente, devono smettere di mangiare la merda delle puttane! ;-)))

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Gallagher concorda col pensiero del Dottor Spina, in particolare sul fatto che bisogna conoscere se stessi.
Quanto maggiore è il livello di auto-consapevolezza, tanto più chiaramente ognuno di noi dovrà agire secondo la propria indole: o assecondandola senza porsi problemi o cercando di cambiare per avere una migliore qualità della propria vita, se non si è contenti di quella attuale...
Sempre si tratta di una questione di scelte, altrettanto vero che si può sempre cambiare, certo lo sforzo richiesto non è mai indifferente.
Se alla fine si considera che quasi sempre sono i propri limiti, le proprie incapacità e inadeguatezze a determinare scelte definitive, più che il tradurre in azione le potenzialità del singolo individuo,...allora si continuerà a mangiar merda e la quantità di quest' ultima determinerà una grave intossicazione o un semplice amaro retrogusto.
Gallagher sempre ringrazia per l' attenzione e saluta.

Emiliano ha detto...

Beh con tutti questi ristoranti, tradizionali o etnici, fast o slow, il rischio è che si finisca per rammollirsi. Un po' di zappate all'orto pur non raccogliendo un granchè, sono convinto facciano bene al corpo ed allo spirito. Il ristorante poi è roba da ricchi, come il nostro presidente, che le cuoche e le domestiche se le porta in casa.
Io sentendomi pezzente (pur non essendolo) continuo a coltivare il mio orto, è a tratti mi convinco che il mio cibo sia il migliore del mondo, ma certo quando ho voglia di un'orata me la vado a cercare in negozio...

Bastian contrario ha detto...

Sai la cosa strana? La senzazione di amaro mi resta SEMPRE dopo un orgasmo, che sia una prostituta, una free o una sega.
Forse semplicemente non sono contento della mia vita.

Anonimo ha detto...

Gallagher dice ad Emiliano: "Proprio perchè mi sento povero, con uno stipendio miserrimo, fatico a decidermi a corteggiare qualcuna e se è vero che una donna in un uomo cerca sicurezza e protezione, al fine di sentirsi realizzata nel creare un nido domestico con figli...Che sicurezza mi sento di offrirle io che vivo nella precarietà e riesco a fatica a farmi bastare per me che son single quello che guadagno? Certo al giorno d'oggi sono tanto l'uomo che la donna a lavorare...Però io per i succitati motivi taglio corto e vado a mercenarie che faccio prima e già so il menù e quanto posso permettermi, senza sorprese di sorta".
A Bastian contrario Gallagher risponde con un detto latino "Homo post coitum tristis: L' uomo dopo l'orgasmo si sente "triste", nel senso di insoddisfatto, svuotato" ;-)

Bastian contrario ha detto...

E io che vorrei?

Sono giunto a questa conclusione: noi lavoriamo per guadagnare, mettere da parte e quando abbiamo abbastanza soldi spenderli per comprare cose. Ma queste cose ci servono veramente oppure sono altri a indurci a ritenere di averne bisogno? Io mi rendo conto che non avrei bisogno quasi di nulla, ma se andassi a lavorare da maggio a settembre sempre coi sandali e 2 magliette, verrei emarginato. I miei bisogni quindi non sono reali ma mi vengono imposti. E così quelli di tutti!
Appurato questo, che voglio io dalla vita? Di certo non lavorare sotto padrone in un ambiente ipocrita.
Dato che alla fin fine di bisogni ne ho pochi, io vorrei affittare i tre appartamenti che ho la fortuna di avere, parte per eredità e parte per mia capacità di investire invece di sperperare. Con il ricavato di questi vorrei andare a vivere nella mia casa sugli appennini. Mi piacerebbe potermi dedicare a ció che mi piace, come piccoli lavori col legno. Mi piacerebbe anche comprare una piccola fucina ed imparare a lavorare il ferro battuto. Ma non per fare questo come lavoro, con orari di apertura e chiusura. Ma per sentirmi realizzato.
Certi giorni potrei "lavorarci" anche 12 ore, altri giorni nulla.
Oppure potrei sfruttare la terra che ho per allevare animali che qui in Italia sono rari. Struzzi per vendere le uova o qualche tipo particolare di pecora per vendere la lana.
Pensavo anche a recintare un certo campo che ho per allevare fagiani. Mi ha dato l'idea una puntata di Linea Verde dell'anno scorso.
Mi basterebbero un paio di magliette d'estate ed una sola giacca d'inverno.
La televisione non mi servirebbe. Mi informerei tramite internet.
Sarei allacciato solo all'acquedotto, all'enel e ai rifiuti. Per il gas ho la bombola, e per internet userei una chiavetta.
Non mi servirebbe più nemmeno la macchina, e risparmierei il bollo. Mi sposterei in vespa che essendo d'epoca non lo paga.
Come si può ben capire una donna non accetterebbe tutto questo, e quindi non fa parte dei miei sogni. Quando la carne si fa sentire, saprei dove andare a prendermi i miei svaghi.
Ho pensato anche a farmi frate. Ci ho pensato seriamente.
Ma non potrei sopportare una vita di castitá. Ogni tanto anche io ho i miei bisogni.
Farneticazioni di un pazzo? Può darsi. Ma io vorrei questo.

Anonimo ha detto...

Sono d' accordo con Gallagher.
Anche io dopo un orgasmo con una prostituta sento una sensazione di amaro.
Lontana dal' estasi purtroppo per me rara di una relazione corrisposta.

Don Cazzo.

Anonimo ha detto...

Quindi Bastian Contrario, visto che sembri avere i mezzi pratici per realizzare ogni particolare dle tuo sogno, perche' non lo realizzi?

Cosa ti frena dal mettere in pratica tutto quello che nella tua mente sembra cosi' chiaro?

Londinese

BC ha detto...

@ londinese.

La vita che ho descritto, e che vorrei, è evidentemente una vita di solitudine.
Ho paura che se cominciassi veramente a vivere così, isolandomi dal mondo, cadrei verso la pazzia o qualcosa del genere.
Spero che sia un momento così. che poi mi passi.

Anonimo ha detto...

Scusa eh Bastian Contrario, ma ci sono anche le mezze vie. Se hai la possibilità di vivere (dignitosamente) senza lavorare cosa aspetti? Poi questo non significa mica diventare un eremita. Puoi dedicarti ai tuoi hobby come lavorare il legno e il ferro, e frequentare comunque gente e amici, e donne.

Io smetterei oggi stesso.

Rastigat

Anonimo ha detto...

Gallagher, quella di sentirsi un po' "vuoti" dopo è una cosa abbastanza comune, questione di dopamine e serotonine, non necessariamente di puttane. Probabilmente dentro ti sentiresti così anche con la tua ragazza. Lo svantaggio di una pay è che dopo ti devi levare dai coglioni e invece magari vorresti startene un po' lì in santa pace a goderti il momento di quiete e relax.

In generale secondo me continuate a fare confusione tra "avere una donna" e "amare una donna".

Rastigat

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