Mentre le ragazze sono lì che
discutono animosamente, mi ritrovo a pensare a quando sono stato
preso a pietrate. Oddio, a pietrate fu presa solo la trombomobile, ma
ricordo quando guardandola dritta negli occhi sfidai in modo glaciale
la pazza di turno a colpirmi con il masso in testa, porgendo il capo. La pazza
alzò il braccio armato.. le altre ragazze tutto intorno con il fiato
sospeso.. ma poi non colpì, anche perché se l’avesse fatto ora mi
sa che non potrei raccontarlo: io sono piu’ pazzo di te! :-)
Osservo ora tranquillamente la diatriba
accesa in corso. Io seduto in macchina, con a fianco Hope, che
discutono tramite il finestrino aperto lato guida (quindi io sono in mezzo) con
Ciop e la sua nuova allieva (dopo che Hope è stata ripudiata) che
sono fuori in piedi nel parcheggio, a portata di sputo dal
sottoscritto.
Il grosso della discussione ovviamente
avviene tra Hope e Ciop, con l’Allieva che ogni tanto ma in modo
meno acceso dà man forte a Ciop. Quanto a me, sono lì, serafico, ad
assistere la scena, quasi con il ditino alzato cercando di avere la
parola. Nessuno mi caga, sembro trasparente.
Eppure voglio fare una semplice domanda
a Ciop: “se Hope non ha un posto per lavorare, come fa a darti i
soldi?”
Sono tranquillo, come dicevo. Sono
strano, molto strano. Sono uno che in genere ha paura anche della sua
ombra, nelle occasioni in cui invece ci sarebbe da avere paura o
quantomeno essere seriamente preoccupati, sono tranquillissimo, in
pace con il mondo; credo si tratti dell’inconscio autodistruttivo
che mi ha sempre accompagnato e che è in me, sopito ma non sparito
del tutto.
In questi frangenti sono poi
felicissimo di guidare la trombomobile e non avere ancora cambiato
auto (su questo argomento scriverò presto un altro post), perché
prendere un altro paio di pietrate sul cofano, come ai bei vecchi
tempi, non mi farebbe gran differenza: rottame è, e rottame
rimarrebbe questa specie di auto, che schifa pure gli zingari!
In un rarissimo momento di quiete
riesco a porre la mia domanda “Ciop, se Hope non ha un posto dove
lavorare, come fa a darti i soldi?”
“Eh!” mi risponde semplicemente
Ciop, prima di tornare ad accapigliarsi con Hope. Nel suo “eh” ci
sta il seguente significato: “ lo so che se non lavora ci perdo dei
soldi, ma è colpa di Hope se ci troviamo in questa situazione, e si
deve arrangiare”
La discussione si anima sempre di piu’,
e inizio a pensare che questa discussione finirà male. Ciò
nonostante sono ancora molto sereno, ma alla fine la mia presenza e
la mia serenità e sicurezza dimostrata, probabilmente consiglierà
le due ragazze a non passare alle vie di fatto, anche se..
..anche se sembra di essere in un film
di gangster ambientato nei bassifondi di Los Angeles, con Hope che le
urla piu’ volte che andrà dalla polizia e poi se ne tornerà a
casa in Africa, mentre Ciop, che fa il gesto della pistola come un
rapper, le dice che le farà sparare da un killer! A volte vorrei capire e parlare inglese ancora peggio di quanto lo faccio già.
In tutto questo, ci sono di mezzo io,
che serafico riesco a infilarmi in una micopausa per riformulare con tono assurdamente pacato la mia
domanda “Ma scusa, se Hope non ha un posto dove lavorare, come fa a
darti i soldi?”
Considerato che Hope ha tirato fuori
ripetutamente l’argomento police, stavolta Ciop mi mostra gli artigli: “Che
cazzo dici? Stai attento a come parli! Non farmi incazzare!”
Così, all’improvviso Ciop non ha mai preso soldi da Hope… che strano
mondo è questo!
Va beh, lascio che continuino a
sbraitarsi e vomitarsi merda addosso: direi che siamo alquanto
lontani da una possibile riappacificazione. Ma non penso ci scapperà
il morto, alla fine mi dan tutte l’idea di can che abbaiano e che
non mordono. Hope non credo andrà dalla police, così come Ciop non
farà ammazzare Hope. Almeno, è l’idea che mi son fatto io: le
reciproche minacce mi sembravano così decisamente plateali da perdere la
livrea di attendibilità.
Approfitto di un attimo di tregua
verbale per mettere in moto: tutta la discussione sarà durata un
venti minuti circa.
Saluto cortesemente le due signorine
fuori dall’auto, Ciop e l’Allieva, che altrettanto cortesemente
rispondono al saluto, mentre Hope se ne sta zitta: la scena è abbastanza surreale.
"Portami a casa" mi fa Hope con un filo di voce.
Mentre la porto a casa, con lei
tristissima che guarda nel vuoto e io che non so che dirle, mi viene
un’idea: "che ne dici se..."
CONTINUA
4 commenti:
Maledetto te! Non puoi concludere un post con un cliffhanger come questo! La mia giornata di domani è rovinata in partenza! :P
Etico
OT : 20 minuti fermo in macchina fronte putt@n@? e nessun timore della polizia (quella reale) che passi per prendersi 500 euro di multa per le stupide ordinanze antiprostitute ? qua a Veenzia a volte basta fermarsi oltre i 2 minuti per essere "beccati" subito...
Con cosa vi fermate? Col motoscafo?
con nome di Venezia è compresa la terraferma veneziana : ovvero Mestre e Marghera , di cui ai bei tempi ,ospitava oltre 300 lavoratrici ogni sera ... in auto , non col motoscafo :D , le escort , quelle si che lavorano in laguna ( la Venezia che tutti conoscete, quella sul mare, che comprende anche il Lido di Venezia e le varie isole come Murano , Burano , etc), ma ovviamente hanno prezzi "veneziani" per turisti made in japan o russian ...
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