giovedì 19 aprile 2012

LA MIA STORIA by Etico parte 2

Premessa: non ha ovviamente senso che racconti come si svolsero tutti gli incontri (perché ci vorrebbe troppo spazio, e perché la timeline è comunque molto confusa, come i ricordi stessi e come risulterà questo racconto), mi limito quindi ad un riassunto della nostra frequentazione. Perdonate la sintassi, mi rendo conto di aver cambiato i tempi verbali a casaccio, siate indulgenti.
Diciamo che nei primissimi mesi dell'anno la incontravo circa ogni settimana o anche più spesso, per poi scemare rapidamente col trascorrere dei mesi. Le prime volte mi diceva che non si aspettava tornassi, e che ogni volta era sorpresa di vedermi. Sempre in quel periodo una volta, sul tardi, non l'avevo vista e mentre chiedevo ad una sua "collega" la vidi correre verso di me: era seduta su un muretto poco lontano, mi disse "stasera non lavoro più" - "ah cazz, ehm, ok, ci vediamo un'altra volta allora" - "nono, perché? *fa per aprire lo sportello*"  - "?!?". Un'altra volta scese dalla scaletta di un camion sul quale stava salendo per venire con me che ero arrivato nel frattempo: la cosa divertente fu che nell'andarmene dovetti sorpassare il camionista bidonato (ma vedi oltre per le ragioni del suo gesto... oddio, è vero che l'avrei aspettata comunque, ma non sono certo ne fosse sicura e nel dubbio presumo abbia preferito il maggior introito).

Notai che sui sedili posteriori le piaceva sdraiarsi mettendo la testa sulle mie gambe e stare a parlare in quel modo. Lo faceva ogni volta, così le chiesi come mai, e mi rispose che "prima" lo faceva. "ex boyfriend?" "yes" "in your country?" "Yes" (silenzio da parte mia). Parlavamo un po' anche delle nostre vite, mi disse qualcosa della sua (tuttora non so quali fossero stronzate e quali no, del resto, per quanto ne sapessi era ancora Liberiana, quindi figuriamoci). Il padre morto (mah?). Famiglia numerosetta con la madre. Quarantacinquemila euro da restituire "to my boss". In una occasione le avevo detto che ero fortemente dubbioso dell'idea di sposarmi, che ero troppo giovane per farlo a breve e che non penso avrei voluto bambini. Lei dal canto suo dichiarò di volerne, anche se "not too many... four!". Si rideva e si scherzava. Le dicevo che ogni volta ero stupito del fatto che una ragazza così piccola (era bassina e sottile... ma a me piacciono così) potesse avere tette così grandi. Lei diceva che ce l'avevo grosso. Le rispondevo di non prendermi in giro, e che per gli standard africani era _sicuramente_ piccolo. E' almeno medio. Piccolo. Piccolo forse rispetto ai senegalesi che lo hanno enorme. Mavvaff... (in realtà gli stessi commenti con annesso riferimento ai senegalesi me li han fatti altre, direi la maggioranza delle black testate, tanto che quasi mi indispettisco quando una non me lo dice ;P... però non sono certo Rocco, né quel che si intende come superdotato).

Anche stronzate così insomma, ma era insolito per me con una puttana (oddio, non che ne avessi provate poi tante all'epoca), e divertente. Le piaceva scherzare, una volta mi disse che era incinta di me e per quanto sapessi fosse impossibile portò avanti lo sgradevolissimo scherzo fino a farmi preoccupare, prima di scoppiare a ridere. "I'm joking". Evvabbè, joking una sega, mi hai fatto venire i capelli bianchi.

I preliminari compresero dalla seconda volta se non ricordo male ciucciate di capezzoli che avevano come effetto di aprire a dirotto il suo rubinetto della lubrificazione, mi divertiva il fatto che dovesse tamponarsi la pussy con un fazzoletto a meno di voler allagare il sedile.

Imparò che adoravo mi leccasse l'orecchio, infatti uno dei miei intrecci preferiti prevedeva la sua lingua nel mio orecchio, un suo capezzolo nella mia bocca, una delle nostre mani sulle sue tette (doveva porgermi quella che succhiavo mentre io impastavo l'altra) e le mani restanti sui rispettivi sessi. Avrei passato delle ore così, non fosse stato per la scomodità della schiena (mai riuscito a trovare una posizione comoda per farlo) e per il fatto che dopo un po' sentivo un irrefrenabile bisogno di scoparla prima che sopraggiungessero l'orchite o la pazzia. :P

Insomma, tutto andava in teoria a meraviglia, se non che molto spesso, "dopo" ero colto da quella che chiamerò
sindrome del cliente penitente. Non riuscivo a non inquadrare quella situazione nella logica cliente-prostituta e malgrado tutto mi sentivo come uno qualsiasi dei suoi sfruttatori, uno dei numerosi ingranaggi di quel meccanismo (del quale peraltro sapevo pochissimo all'epoca) che portava quelle ragazze dal loro paese a qui per battere sulle nostre strade. Bel coglione: come dicono su questo blog, a puttane si va con la mente libera (e il cazzo duro)!
Fatto sta che questo sentire mi indusse via via a darle più soldi: 40, 50, se non sbaglio anche 60 a volte quando stavamo di più, come se così avessi potuto almeno in parte pulirmi la coscienza. O aiutarla. Non so. Di sicuro non volevo farle perdere "troppi" soldi per stare con me (era anche abbastanza, ehm, cercata), perché il suo debito sarebbe stato ancora lì il giorno dopo. E' una logica un po' del cazzo se anche lei "sembra" star bene con te, ma è così che ragionavo allora e, fatte le debite proporzioni, un po' ancora oggi. Certo, non presi nemmeno in considerazione l'idea di vederla fuori dell'orario di lavoro, dove immagino non mi sarei sentito obbligato ad "indennizzarla" del denaro perso a causa mia. Non so, i primi tempi non mi venne neanche in mente, o forse sì ma mi disse che non era "così" libera di muoversi. Non ricordo.
Torniamo al racconto. Lei si accorgeva che guardavo le auto passare in lontananza con aria pensierosa, mi chiedeva a cosa pensassi, io cercavo di non rispondere e lei mi diceva "you think too much!", "talk to me!" eccetera. Alla fine glielo dissi, lei cercò di rassicurarmi, con poco effetto. Stavo bene con lei, lei sembrava stare bene con me (...), ma ero lo stesso divorato dai sensi di colpa, e coglionamente le davo più soldi. Lei prese al volo l'occasione immagino, e con essa il denaro. Non mi interessava nemmen tanto sapere se mi amasse o che, visto che non volevo certo sposarla: stavo bene con lei e mi sembrava equo pagarla per questo.

Una volta mi venne l'impulso di leccargliela (era appena arrivata al lavoro, lo so perché la aspettai lì, anche se l'idea resta discutibile dal punto di vista sanitario): era insicura ed imbarazzata all'inizio, sostenne che non le era mai successo, poi mi lasciò fare. Dopo che venne, scoppiò in lacrime, mi disse che non le piaceva fare questo [lavoro], di voler stare "with only one persin (sic)". Non sapevo che cazzo dirle. Provai a dirle genericamente che non era tenuta a farlo, di denunciare, mi disse in qualche modo che non era possibile e che doveva farlo. Non le dissi che poteva stare con me, mi mancavano assolutamente il coraggio e soprattutto la volontà. Non l'amavo: di sicuro mi piaceva parecchio, ed avrei voluto ogni bene per lei, ma se per amare una persona si intende voler passare la propria vita con lei, allora no, ero certo di non amarla. Le differenze, culturali e di carattere, erano enormi. Non ero pronto a rivoluzionare la mia vita e i miei programmi per qualcosa in cui non credevo affatto.

Così venne da piangere anche a me, mi limitai ad abbracciarla e dirle che mi dispiaceva. Quella che seguì una volta terminati i pianti fu, con linguaggio punteristico, una delle sessioni di FK più profondo e sentito mai vissuta EVER. Forse quella volta ci scambiammo un "I love you", nel senso che lei me lo disse ed io risposi. Forse non fu neanche l'unica, ma tutte le volte avvenne sempre in contesti del tutto particolari di insolita instabilità emotiva o buttato lì mentre si scopava, io sempre per secondo, e mai che in condizioni "normali" ci fossimo detti "quella roba". Penso che nessuno dei due ci abbia mai dato troppo peso: io no di sicuro, lei direi men che meno.
Per la cronaca, ripetei l'esperienza (leccargliela) un'altra sola volta. Non l'avrei mai fatto se fosse già stata con un cliente, e comunque (per quanto mi eccitasse il contrasto dei colori e tutto :P) ragionai che era del tutto iniquo leccargliela quando lei non praticava a me 'ste benedette pompe cabrio (paura delle malattie, diceva... certo che perlomeno le indottrinano bene su 'ste cose, anche troppo!)... non aveva problemi a farsi venire addosso (per quanto fosse scomodo per motivi logistici e cercassimo quasi sempre di evitare), ma in bocca senza condom proprio non l'avrebbe preso: un paio di volte mimò l'atto di farlo salvo poi ridermi in faccia vedendo la mia espressione cambiare dall'arrapato allo stizzito.
Ammetto peraltro che la seconda volta che gliela leccai mi beccai a distanza sospettosamente ravvicinata una candidosi del cavo orale... non potevo essere sicuro fosse lei (...), ma ragione in più per smetterla.
Nota di colore (per restare in tema... ok, questa era pessima): il mio medico non c'era, al suo posto una giovane sostituta che mi confermò la diagnosi e prescrisse le medicine. Giuro che mi parve di scorgere un vago sorrisino tra l'enigmatico e l'imbarazzato, anche se forse fu la mia mente malata a volerlo vedere.

Un giorno mi arrivò un sms "This is my new number Etico. Bye.". Le chiesi perché lo avesse cambiato. La storia (che potrebbe essere vera o meno) fu che un cliente, mi pare nordafricano, voleva scoparla senza preservativo, lei rifiutò e quello stava cominciando a stuprarla. Allora gli avrebbe detto qualcosa come "va bene dai, lo facciamo. Prima però fammi fare pipì... ti lascio la borsa.", salvo poi mettersi a correre per i campi, ecchissenefrega della borsa! E' uno degli episodi spiacevoli che mi ha raccontato, nessuno dei quali particolarmente grave... almeno che io sappia.

Divertente anche l'approccio con i carabinieri: lei era di quelle che quando arrivavano si dava alla fuga. Alcune sue amiche più coraggiose restavano e ricevevano in cambio della prestazione i soliti 15-20 euro. Io ero ovviamente incredulo, riuscivo solo a chiedere meravigliato se davvero ci andassero anche i carabinieri. Per tutta risposta, mi raccontò di uno vestito da carabiniere in una macchina normale, lei vedendo la macchina normale non scappò e questo la caricò. Poi si lamentò con lei che aveva dovuto fare così "perché sennò correte subito via! Non vi stancate mai di correre ogni volta che passiamo?". Io ancora più incredulo, immaginavo un uomo in divisa che oggi va a scopare e domani a fare la retata.

 To be continued...

11 commenti:

JUS ha detto...

ragazzi, a proposito di pompe cabrio dalle "blacks", anche dalle mie parti tutte rifiutano (chiedo solo a titolo informativo, non penso che cederei).... qualcuno ha esperienze positive in merito?

JUS

Anonimo ha detto...

io oggi ho preso 50 euro di multa cazzo altro che troie stavolta...

Anonimo ha detto...

Tornando al discorso: cazzo leccargliela! ma così vi prendete veramente qualche malattia ma come fate ? io non ci riuscirei mai anche se mi piacerebbe...per quanto riguarda i carabinieri da me lasciano fare,si accostano farfugliano qualcosa con loro per 5 minuti e dopo vanno via lasciandole li tranquille e serene mah....meglio così

Novizio adulto

Anonimo ha detto...

Oh, qualche giorno fa la mia massaggiatrice di fiducia ha pensato bene di mettersi a farmi un pompino (cabrio); e ha pensato ancora meglio di farlo mettendosi a 69, cioè sbattendomela in faccia, dopo esserci tolta le mutande...

Oh, la tentazione era forte, ma non sono riuscito ad andare oltre una sditalinata neppure troppo convinta: proprio non me la sono sentita di affondare faccia e lingua in una figa che - a questo punto - suppongo piuttosto frequentata....

AVV.

PS: la tipa è una brasiliana di circa 30 anni, bella figa;
PS 2: dopo il 69, ovviamente, l'ho scopata, ma prima lei ha avuto l'accortezza di tirare fuori dal suo necessaire da massaggiatrice (....) un profilattico;
PS 3, nota di mercato: buon massaggio di 45min più 25min di sesso di buon livello, 70 Euro, in una ricca città del veneto....

Anonimo ha detto...

NOOOOO E ADESSO COME FACCIO?!?!SPERIAMO SIANO RIMASTE LE RUMENE CHE SON IL TOP DELLA GAMMA ...

Un mirato servizio antiprostituzione è stato predisposto sulle strade generalmente prescelte per l'attività di meretricio, in particolare sulla zona industriale dove sono tra l'altro presenti numerose attività commerciali.
Undici le donne accompagnate presso gli Uffici della Questura, di cui 6 di nazionalità nigeriana e 5 di nazionalità rumena.
A seguito degli accertamenti sull'identità delle donne, grazie anche agli esami fotodattiloscopici eseguiti da personale del Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica ed al successivo riscontro col sistema informatico Afis che consente di rilevare eventuali alias, quattro delle sei cittadine nigeriane sono risultate irregolari sul territorio italiano in quanto sprovviste del permesso di soggiorno. Proprio questa mattina le quattro donne sono state accompagnate presso il Centro di Identificazione ed Espulsione in attesa di essere espulse verso il proprio paese di origine. Ad un'altra loro concittadina è stato notificato il provvedimento di rigetto dell'istanza di asilo politico che la stessa aveva presentato per il riconoscimento dello status di rifugiato. I servizi hanno assicurato, oltre al ripristino del pubblico decoro sulle strade cittadine, anche una maggiore sicurezza in termini di viabilità, spesso messa in pericolo proprio dai potenziali clienti delle prostitute e dei loro protettori.

Novizio adulto

Etico ha detto...

Due osservazioni.

Una.
Non vorrei passare per uno che va a leccarla a tutte le otr che gli capitano a tiro, è capitato solo quelle due volte (che possono essere già troppe, ma non è questo il punto).
Per amor di precisione, sulla effettiva rischiosità di baci, sesso orale e singolo rapporto non protetto (soprattutto con riferimento al più temuto HIV, per cui direi), si trova abbondante documentazione in rete, paper inclusi.
Questo, sia ben chiaro, non vuol dire che io incoraggi minimamente il cabrio con le troie: solo, dovesse anche rompersi il condom, si sappia che non è il caso di rovinarsi la vita in attesa del test neppure, paradossalmente, in caso di partner sicuramente infetto (che poi uno si cacherebbe in mano lo stesso, ok, ma sapere che il rischio è oggettivamente molto basso è meglio di niente).

Sul tema, Novizio adulto, ti avevo comunque già lasciato un'esauriente risposta nel post "Il magazzino è vuoto"
Vai a leggerla. :P

Dicevo che le cose erano due. Ecco la seconda.

Novizio adulto, non volevo apparire scortese, ma inizio anch'io a pensare tu sia un troll... o perlomeno un sempliciotto.

Per quanto riguarda la citazione, peraltro facilmente riconducibile alla questura di Frosinone che pur eviti di nominare nel commento (ma si può? Eviti di dire di dove sei, però fai copia-incolla dalla tua cronaca locale!), a me dispiace solo per quelle ragazze finite nel CIE per -fino a- 18 mesi.
Spesa assurda ed immotivata per lo Stato, un anno e mezzo di vita sottratto a quella gente.

Per finire in bellezza, il comunicato della questura si chiude con un'osservazione sibillina e sborona: "Azzerati i reati gravi nel capoluogo nelle ultime 48 ore."
Peccato non c'entri un cazzo con il comunicato, dove si parla di prostituzione, viabilità e contravvenzioni.

Per restare in tema di Grillo: Andate affanculo.

PS:
Scusa spina per questo commento un po' odioso, vedi te cosa farne.
Ma cazzo.

Anonimo ha detto...

Pompe cabrio con le Black ? m'e' capitato 3 volte in quasi 20 anni di frequentazione di cioccolatini da strada. con 69 incluso. prima pero' guardai il risultato del test Hiv, andai a casa loro.Una cosa del genere non m'e' mai capitata di farla in auto. Queste davvero si controllano ogni 6 mesi, e spesso anche meno. per loro e' prassi, e guai a saltare un esame del sangue per ricercare tutte le malattie sessualmente trasmettibili.

Johnny Banana

Anonimo ha detto...

mi sembrate tutti preda di paranoie ipocondriache. va bene esser prudenti ma cazzo si parla d'una leccata di figa. tra un po' ci sarà qualcuno che consiglierà il suicidio per paura di vivere.
io non ho mai conosciuto nessuno ricoverato o morto per una leccata di figa.
tutti ricoverati o morti per incidenti, tumori, operazioni cardiovascolari. poi magari hanno avuto l'incidente mentre andavano da qualche zoccola

er sor fabio

Anonimo ha detto...

ognuno di noi ha il suo stile di vita e i suoi impulsi sessuali ma cerchiamo di rimanere qui con la testa per i successivi 2 minuti.
Sullo stradone incontri di tutto...magari per arrotondare una magra serata accettano rapporti a rischio...quello che interessa e' il cash.
Una leccata di gnocca non ha mai ammazzato nessuno ma e' il contesto che non va' bene.
Per incassare di piu' possono essere tentate a concedere di tutto e avanti il prossimo.

Io mi permetto solo di raccomandarvi attenzione e garbo.
Non chiedete rapporti non protetti (molti lo fanno invece).
Non ho esperienza di loft e/o autonome che appartengono ad un livello
igienicamente superiore...parlo dello stradone e delle sue implicazioni.
Fate contento il nonno una volta tanto...mettetevi il gommone e siate felici.
Dopo la fornicatio andate a piluccarvi un bel gelato che e' meglio.

Spero di essere stato utile alla causa.
Il nonno.Ciao

Anonimo ha detto...

Per la sostituta del dottore che faceva il sorrisino: non c'è motivo di vergognarsi, ho leccato una figa embè? che c'è di male? La Candida ce l'hanno anche le free.

Idem quelli che si vergognano di comprare i preservativi in farmacia: cazzo è come dichiarare che si hanno in preventivo X scopate da fare, c'è da vantarsi mica da vergognarsi.

Rastigat

Anonimo ha detto...

Nella cittá che divide figogna vice dalla terra delle teste quadrate, le nere si sono evolute: per due foglietti azzurri oppure per uno azzurro ed uno rosa fanno TUTTE bbj (o almeno le 3 a cui ho chiesto io).
Se ai due azzurri poi ne aggiungi anche uno piccolino e verde, fanno anche cim.
Dal secondo incontro scatta la fidelity card, che dà diritto a tariffe ridotte di circa un foglietto rosa sulle prestazioni di cui sopra.
Anche a figogna vice, cmq, specie tra le veterane, sta iniziando a prendere piede questa piacevole pratica, segno evidente che la civiltá é finalmente arrivata anche laggiù, o forse, peggio, che la crisi ha colpito anche le blacks :((

SCOPOPAGANDO IS BACKING!

 Forse l’inglese non è perfetto, ma chi se ne fotte! Ho attraversato un periodo buio, un periodo in cui anche se vedevo un perfetto culo a m...