sabato 9 giugno 2012

JOKER parte 2 by Etico


Etico procede nella sua email: 

questo avevo scritto (la parte 1), lasciandola a candire nelle bozze. L'altro ieri pomeriggio-sera però mi è capitata una cosa curiosa, formalmente OT ma parzialmente connessa al post. In ritardo per dove dovevo andare (...), mi trovavo alla stazione. Una ragazza di colore sale le scale del binario in attesa dello stesso treno. Parla al cellulare -ovvio!-, mi sembra pidgin english. Non bassa, direi magra, culottino classico sporgente, vita stretta, rigonfiamento delle tette ben presente e piuttosto "alto", i capelli curiosamente raccolti in un "affare" che le conferisce un'aria quasi buffa, pare avere un cuscino tondo in testa, anche se non le sta malissimo... unico neo, ha gli zigomi un poco troppo pronunciati, oltre ad una cicatrice sul mento che la peggiora decisamente. Per farla breve, comunque, la risposta alla fatidica domanda "te la tromberesti per il solito 15-20ino?" sarebbe stata "sì".
Arriva il treno, restiamo entrambi nello spazio tra una carrozza e l'altra (tanto era questione di cinque minuti), lei continua a parlare, overheardo la conversazione e non ci capisco una sega tranne qualche parola quà e là. Chiude la chiamata con un "I love you. Bye.".
Dato che non mi costa nulla, faccio un poco il pavone, inspirando più profondamente del necessario e forse cercando di gonfiare i (semi)pettorali. Non sorprendentemente, pare non avermi cacato di striscio: pazienza.
Si apre la lampo della giacca/giubbottino, faceva calduccio, butto quindi un'altra occhiata alle tette, adesso meglio visibili. Sento un qual certo movimento in basso.
Non la fisso ma nel far vagare lo sguardo ogni tanto le poso di nuovo gli occhi addosso. Ci incrociamo gli sguardi, distogliamo entrambi subito. Ricapita dopo poco, e mi sorride, ricambio o no non ricordo. "cazzo" penso. "dovrei parlarle? E che le dico, le chiedo quanto prende? Poi ha detto "I love you", magari era il boyfriend... capitano tutte a me le nere accompagnate?! Magari mi ha sorriso tanto per fare, so una sega... e poi, mi ci rivolgo in inglese o in italiano?" eccetera, come un adolescentucolo insomma.
Mi sorride di nuovo, stavolta sono sicuro di aver ricambiato il sorriso quando una coppia di giappo-cinesi (asiatici :P) irrompe sulla scena con pargoletto iperattivo al seguito. Il bimbo non sta fermo un attimo, vorrebbe reggersi al palo al quale mi tenevo già io (traparentesi, non sapevo più se far stare l'uccello barzotto a destra o a sinistra del palo, gli avrò cambiato posto tre-quattro volte dalla paura di farmi sgamare, ottenendo solo di far aumentare l'erezione con lo sfregamento)... il bambino cerca di aprire la porta dello scompartimento, sta facendo uno sforzo sovrumano: aspetto con trepidazione che si cachi addosso da un momento all'altro! :P
I genitori lo ignorano, io lo guardo divertito in attesa che diventi rosso o peggio. :P La tipa invece lo aiuta, interviene aprendogli la porta e ci manca poco che lo sgorbietto perda l'equilibrio (ma non lo perde, uffa).
Mentre sto lì a pensare se e cosa dirle, incerto se davvero abbia bisogno di un'altra black a vario titolo nella mia vita, e che rimbalzare su una probabile troia* sarebbe un'onta insopportabile qualora avessi mal interpretato i suoi sorrisi, il treno arriva a destinazione. Lei si fa avanti verso la portiera, si copre con la maglietta "l'insert coin" che sbucava dal bordo dei pantaloni, scende e si dirige a passo speditissimo per i cazzi suoi. Faccio la stessa strada fino in fondo al binario, un altro paio di volte si copre la fessura tra le chiappe (ma dico, se ti infastidisce tanto, indossa altre cose, no?). Poi devo prendere la direzione opposta. Mi sento un po' un coglione, che male avrebbe fatto rivolgerle la parola?
E' che non riesco a non pensare che a queste ragazze, più che io in quanto tale, piaccia ed interessi quel che in un certo senso potrei rappresentare. Per quanto una possa "provare", infatti, dubito che riuscirà mai a convincermi del tutto del contrario.
Poi però penso che non è un dramma se ho perso un'occasione. Anche nella remota ipotesi che ci fosse stata, qualcosa portarla fuori mi sarebbe costato, ed a conti fatti dubito sarebbe stato poi tanto meno dei canonici 15-20 euro. Sì, magari la qualità di trombata sarebbe stata superiore, ma a che "prezzo"? E poi quella con un po' di fortuna si ottiene lo stesso, prima o dopo, con una o l'altra. Non solo: così posso anche scegliere chi e quando, senza rotture di cazzo. E' uno dei privilegi di andare a puttane.
Cazzo. Più ci penso e più mi rendo conto che è più di un hobby. Sottende una filosofia di vita.

*let's face it. Chiamatemi misogino, stronzo o altro, ma il 90 e rotti percento delle nigeriane in italia, se non di più, fanno o hanno fatto... quello.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Cos'è che rappresenti e che piace a queste ragazze?

Rastigat

Anonimo ha detto...

hai ragione Etico essere puttanieri è uno stile di vita e di pensiero.

er sor fabio

SCOPOPAGANDO IS BACKING!

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